Wicked69Soul

«Gli ultimi treni partiranno fra quattro minuti». Ero in attesa dell’arrivo imminente del treno che mi avrebbe riportata a casa. Non c’erano altre persone in stazione e probabilmente ero l’unica a dover salire sull’ultimo delle due di notte. Quando si fermò al binario salii prendendo posto accanto al finestrino. Il treno si mise in moto e nello stesso istante annunciarono le prossime fermate. Ero comoda nel mio sedile, così tirai fuori dalla borsa l’mp3 e le cuffiette in modo che il tempo mi passasse più veloce. Tutto un tratto le luci del treno si spensero lasciandomi al buio, ma probab

13 Giugno 2012 Sogni? Che cosa sono di preciso? Uno specchio della realtà che la nostra mente riesce a percepire? Sicuramente, il mondo dei sogni è controllato da una parte inconscia della nostra mente. In ogni istante c’è un Burattinaio che tira le corse dei nostri sogni e di tutto quello che ne uscirà potranno essere da piacevoli sogni a veri e propri incubi. L’altra notte ho avuto un incubo. Avevo la sensazione di sentirmi risucchiato in un buco nero, e di precipitare in una specie di caverna avvolta nella nebbia. Ad un certo punto potevo sentire la mia voce imprecare con tono dolorante, ma non riesco a ri

Era un freddo pomeriggio d'inverno. Leggere folate di vento si stavano raccogliendo attorno alla stanza dei ragazzi. In gran parte soffiavano sul pavimento della camera dal letto. Sfortunatamente, la finestra che era stata progettata apposta per non lasciar passare spifferi d'aria e impedire di fargli prendere un malanno, era stata ridotta in frantumi. Lui stava indossando una felpa blu, a buon mercato a giudicare dalla qualità, perché le maniche erano leggermente corte sui polsi ed era senza cappuccio. Sua madre l'aveva comprata in un negozio di articoli di seconda mano e questo spiegava molte cose. Indossava un paio di jeans grigi

Lasciate che vi racconti una cosa che mi è successa un paio di anni fa, riguardo una “amica” che avevo incontrato nel bosco non tanto lontano da dove abitavo… Tutto è iniziato in un tardo sabato pomeriggio, o forse era già sera? In ogni caso, è successo quel giorno. Ero scappata via di casa correndo in lacrime, perché quella bigotta di mia madre mi aveva picchiata ancora dicendo che ero la ‘figlia del demonio’. Non avevo fatto nulla di così peccaminoso a dire il vero. Tutto quello che avevo chiesto era se potevo avere un computer portatile per la scuola. Poi, è successo di nuovo

Era un pallido pomeriggio d’inverno. E come molti altri pomeriggi invernali il cielo era coperto, nuvoloso con un po’ di pioggia, il vento soffiava e le foglie venivano spazzate via dal marciapiede dalle folate, mentre C.C. e la sua amica Elizabeth stavano tornando a casa da scuola. «È stata una piacevole passeggiata tanto per cambiare», disse C.C. quando le due stavano per separarsi. Elizabeth sorrise. «Grazie a te di esserti allungata fin qua. Non riesco ancora a credere che Britany non si sia fatta vedere neanche oggi. Non ha chiamato né si è fatta viva...». C.C. aveva alzato gli occhi al ciel

Jonathan Blake nacque il 25 Luglio del 1974 a Yulee in Florida, dall'unione di Mary Blake (Hernandez) e Christopher Blake. All'inizio della sua infanzia Jonathan era molto affascinato dal mondo del Musical e del teatro, cosa che entrambi i suoi genitori incoraggiarono a continuare. Grazie a questo, avrebbe fatto di tutto per alimentare la sua ossessione. Guardare la TV fino a tarda ora era diventata una routine quotidiana, nonché gironzolare nei pressi del teatro in città quando ciò gli era possibile. Jonathan, ben presto, si rivelò il figlio maggiore della famiglia, con un fratellino minore e tre sorelline piccole. Per qu

Tre settimane dopo... Era una pallida giornata di sole. L’aria mattutina era rinfrescata dalla rugiada dei campi circostanti. Le gocce d’acqua parevano argentate sotto la luce del sole che si stagliava all’orizzonte dietro un velato nugolo di fitte nubi. Il vapore stava salendo dai campi e l’umidità aveva abbassato la temperatura. Per questo avevo iniziato a sentire la pelle accapponarsi sotto la lana del maglioncino leggero che stavo indossando.   La mia testa si sentiva annebbiata. Era come se non fossi completamente lucida e conscia di cosa stessi facendo in quel momento; ma il luogo in cui mi trovavo mi era

[Masky’s P.O.V.] Era stata una lunga notte. Inspirai a pieni polmoni il fumo amaro della sigaretta e lo ributtai fuori dal naso. Finalmente Toby poteva dirsi fuori pericolo da qualche ora, anche se non era ancora in grado di riprendere coscienza – pensai che fosse meglio così. Svegliarsi in un momento del genere sarebbe stato fatale per quel poco di sanità mentale a cui era ancora rimasto aggrappato il suo precario senso di autocontrollo. L’ultima volta che aveva raggiunto il burnout aveva tentato di divorarsi le mani, e da allora fu obbligato a indossare sempre i guanti e la maschera per ricordarsi di non prova

Lo sapevate che nel momento in cui scambiate Pokémon usando il GTS (o meglio conosciuto come Global Trade Station), a volte potreste trovare qualcosa che non stavate cercando? Secondo alcune persone vi è un Pokémon in particolare che sta terrorizzando i giocatori dagli inizi della quarta generazione. Il Pokémon, conosciuto semplicemente come "DEMISE", è stato considerato sia un hack che un virus, ed è possibile trovarlo solo tramite lo scambio su GTS. DEMISE è riferito a un Bellossom Shiny senza genere. Nella sua OT potrete leggere solo "???" e il suo numero ID è "00000". Dovrebbe presentarsi con un'esp